Proprietà delle erbe lavanti

Proprietà delle erbe lavanti

Per lavare i capelli, la soluzione più naturale a nostra disposizione è quella di utilizzare il lavaggio con le cosiddette polveri lavanti (sotto indicate), preparando l’impasto semplicemente mescolando le polveri prescelte con acqua calda (non bollente), è possibile aggiungere anche qualche goccia di idrolato/olio essenziale (ad es. lavanda, arancio, ect) od infuso di piante a scelta. Ovviamente, è possibile utilizzare in un unico impacco più erbette sfruttando le loro caratteristiche peculiari di seguito riportate.
Da notare che Reetha è consigliata per i capelli grassi, mentre Sidr è il più idratante e diventa essenziale in caso di capelli trattati con indigo o katam.

Si suggerisce di preparare le polveri all’ultimo minuto, in una ciotola di vetro, ceramica o legno o, per chi preferisce una consistenza più liquida (è solo questione di gusti), in una bottiglia.

Applicare l’impasto su capelli umidi, cute e lunghezze, massaggiando delicatamente (attenzione che le polveri possono essere irritanti per gli occhi), tenere in posa per una mezz’oretta (di meno in caso di capelli secchi) e poi sciacquare accuratamente. Se necessario, utilizzare balsamo o risciacquo acido.

Ecco le erbe alcune erbe lavanti:

ERBE LAVANTI
– Shikakai;
– Sidr;
– Reetha o aritha;
– Kalpi tone;

PROPRIETÀ
Shikakai 

Origine: India
(Acacia concinna)
Ricco di saponine vegetali, purifica il cuoio capelluto, rendendo i capelli morbidi, setosi e lucidi. Shikakai è noto anche per prevenire la forfora e promuovere la crescita dei capelli ed è tradizionalmente utilizzata in India per lavare e dare una bella lucentezza ai capelli.
Utile per il lavaggio di tutti i tipi di capelli, è particolarmente adatto per la cura dei capelli arruffati e stanchi, è inoltre lo shampoo ideale per lavare i capelli prima di utilizzare hennè perché lava e districa senza ungere (e gli oli sappiamo che filmano il capello impedendo la presa del colore). Prestare però attenzione in caso di utilizzo di indigo e katam perché può scaricarli facilmente.
Come molte erbette, può scurire i capelli chiari.
Articolo completo ?? “Shikakai (acacia Concinna)”

Sidr 
(Ziziphus Spina-Christi)
Noto anche come giuggiola, viene utilizzato nella medicina ayurvedica per calmare Pitta e Kapha (due Dosha).
Ricco di saponine, il Sidr, come Shikakai e Reetha, permette di lavare i capelli naturalmente (utilizzandolo in completa sostituzione al comune shampoo) ma a differenza di queste due polveri, non agevola lo scarico delle erbe tintorie (in particolare indigo e katam) grazie al suo alto contenuto di potassio infatti ne fissa il colore ma attenzione, questo accade utilizzandolo come impacco a se e non in aggiunta alla miscela tintoria, se non si amano i toni caldi. Avendo un ph molto acido infatti tende ad enfatizzare lawsonia e a diminuire il potere tintorio di katam e idigo che al contrario prediligono un ambiente basico per dare il meglio di se.
Ricca di mucillagini e astringente, questa polvere è utilizzata anche per lenire le malattie del cuoio capelluto e per la lotta contro la forfora ed il prurito della pelle. Può essere utilizzato anche su capelli asciutti.
Articolo completo ?? “SIDR (Sedr, Ziziphus, Zizyphus, nabq)”

Reetha
Origine: India
Sapindus mukorossi
Molto ricca di saponine vegetali, Reetha (chiamata anche Ritha o Aritha) è un must della tradizione ayurvedica per pulire ed abbellire i capelli.
Si abbina perfettamente con le altre polveri ayurvediche per creare i vostri shampoo “no poo” 100% vegetali.
Reetha aiuta anche a purificare la pelle grassa e la pulizia della pelle acneica, facilitando la respirazione cutanea e migliorando la texture della pelle.
Ha ottime proprietà schiumogene e può essere utilizzata per il lavaggio della sete, della lana, per la manutenzione di monili in argento ed oro e per il lavaggio delle verdure.
Attenzione è estremamente irritante per gli occhi.
Articolo completo ?? “REETHA – ARITHA – RITHA”

Kalpi tone 
Origine: India (Hesh Farma)
Si tratta di una miscela di erbe indiane da usare come impacco e che è indicata per chi ha i capelli scuri e vuole ravvivarne i toni, in quanto contiene erbe che hanno un leggero potere scurente. Ma attenzione, non è un hennè, e nemmeno una tinta, non cambierà il colore dei vostri capelli, ravviverà solamente il colore. Se avete i capelli molto chiari però, potreste trovarli più scuri.

Proprietà:
– Promuove la crescita dei capelli
– Lotta contro la perdita prematura dei capelli
– Lotta contro la forfora
– Contribuisce a rafforzare le radici dei capelli
– Attenzione, può scurire i capelli e/o portare luci rosse/marroni.

INCI: Amla Fruit (Phyllanthus Emblica linn 10%), Maka Leaves (Eclipta alba10%), Mandoor (Iron rust 10%), Japakusum Flower (Hibiscus Rosa 9%), Narangichal (Citrus Aurantium 8%), Shikakai Fruit (Acacia Concinna 7%), Kumari Leaves (Aloe Barbadensis miller7%), Kapoor Kachli (Hedychium Spicatum 6%), Brahmi Leaves (Herpestis Monniera 5%), Methi Seed (Trigonalafinum greekum 5%), Wala (5%), Khadir Stem (Acacia katechu willd 3%), Chandan (Santalum Album 2%), Neem Leaves (Azadirachta Indica), Sitaphal Seed Powder (Squamosa), parfum.
Alcune persone hanno notato che il Kalpi Tone contiene un ossido di ferro: il Mandoor. Da notare che le stesse argille contengono per loro composizione ossidi di ferro e vengono utilizzate senza problemi, inoltre vale la pena osservare che Mandoor è ampliamente usato nella medicina Ayurvedica da millenni.
Tuttavia c’è chi preferisce unire anche il balsamo insieme alle erbe, io personalmente preferisco non farlo, consiglio, invece, di miscelare ad una parte di erba lavante 3 parti di erbe condizionanti.
Articolo completo ??

ERBE CONDIZIONANTI
Le erbe lavanti, come detto precedentemente, sono quelle che hanno il potere di “pulire” i capelli essendo ricche di saponine, mentre le condizionanti oltre ad avere delle proprietà particolari (pulenti, seboregolatrice, anticaduta, fortificante…) aiutano anche a districare i capelli.
Tra le più note troviamo:

– Amla
– Althea Officinalis (Malva, Marshmallow)
– Neem
– Brahmi
– Maka
– Kapoor kachli
– Methi
– Kachur Sugandhi

Amla
Origine: indiana
(emblica officinalis)
E’ una pianta arborea originaria dell’India che cresce nelle zone tropicali e subtropicali del Sud-Est asiatico e produce un piccolo frutto sferico con buccia traslucida giallo verdognola.
Da sempre utilizzata nella medicina tradizionale cinese e tibetana e consumata anche sotto forma di frutto, è una delle piante medicinali più importanti della medicina ayurvedica.
Dal punto di vista della composizione, tra i principi attivi contenuti nel frutto, i principali sono l’emblicanina A, l’emblicanina B, la punigluconina e la pedunculagina, sostanze che fanno parte della categoria dei tannini e preziosi acidi quali il gallico e l’ellagico. Inoltre è una delle più ricche fonti naturali di acido ascorbico (vitamina C). Da tale combinazione deriva una spiccata proprietà antiossidante e un’azione anti-aging. In oltre promuove la crescita dei capelli e ne impedisce la caduta, rinforza le radici, rende i capelli scuri e lucidi (contiene anche una percentuale di saponine);
Articolo completo ??  “AMLA(PHYLLANTHUS EMBLICA)”

Althaea officinalis (malva, marshmallow)
È una pianta della famiglia delle Malvaceae, il suo nome deriva dal verbo greco “Althain” che significa “curare” ed é una pianta dalle mille proprietà.
Diffusa in gran parte dell’Europa, l’Altea comune cresce principalmente in luoghi umidi, lungo i fossi, i canali, gli argini, attorno alle case di campagna.
Ricca di mucillagini, amidi, pectine e di flavonoidi…essendo molto versatile si presta a vari utilizzi per ottenere sulla chioma un effetto idratante e setificante ed è anche un ottimo rimedio naturale per contrastare la forfora. In oltre l’altea ha proprietà calmanti, protettive e lenitive di tutte le forme di irritazione, contiene un liquido emolliente che agisce sui capelli secchi rendendoli morbidi e soffici.
Grazie alle mucillagini contenute, l’Altea
– Rende i capelli voluminosi e lucenti.
– Contrasta la caduta
– Stimola la crescita
– Adatto a cuti seborroiche e secche anche con forfora in quanto “seboregolatore”
Prima di essere utilizzata, da sola o in combo con altre erbe, necessità SEMPRE di tempi di Idratazione che variano da 12 a 24 ore
Articolo completo ?? “ALTEA (Althaea officinalis)”

Neem
Origine: India
La polvere di Neem, si ricava da un albero di grosse dimensioni originario dell’India. Tale pianta, possiede numerose proprietà benefiche e per tale motivo viene definita come la “farmacia del villaggio”, in quanto nel suo paese di origine viene usato per curare praticamente tutto. Viene molto utilizzata al fine di risolvere numerose problematiche. Si tratta di un antibatterico, antiparassitario e insetticida naturale che oggi è disponibile anche sotto forma di pillole, oli, pomate.
– Seboregolatore
– Antiforfora
– Antinfiammatorio naturale
– Antibatterico
– Cicatrizzante epidermico
Articolo completo ?? “NEEM (Nīm)”

Brahmi 
Origine: India, Nepal e Cina
(herpestits monniera)
Il Brahmi viene da secoli impiegato per preparare rimedi naturali per la mente e il corpo.
Eccezionale contro i disturbi del capello e del cuoio capelluto (forfora, ingrigimento precoce, Caduta dei capelli), il Brahmi è anche utile per trattamenti ayurvetici al fine di combattere mal di testa, stress, ansia, insonnia e per migliorare la memoria e la concentrazione, grazie al suo elevato contenuto di Bacoside e Bacopaside, un vero “booster” per il cervello.
– Rende i capelli scuri e lucidi
– Rinforza le radici
– Antiforfora

Maka
(Bhringraj)
Origine: India
Lo Bhringraj o Maka è un’antica erba ayurvedica utilizzata per prevenire e contrastare l’ingrigimento e la perdita dei capelli. E’ indicata come “Rasayana” dall’Ayurveda, ossia come una di quegli elementi che contribuiscono al rallentamento dell’invecchiamento.
Adatta anche per curare la pelle problematica e affetta da eczemi e dermatiti.
– promuove la crescita dei capelli
– rimuove la patina dal cuoio capelluto (forfora grassa)

Kapoor kachli
Origine: India
(Kapur kachri)
La polvere di Kapoor Kachli proviene dalle radici della pianta di zenzero (Hedychium spicatum – noto anche come spillo giglio zenzero). Stimola le radici dei capelli favorendone la crescita.
– Antimicrobico
– Antinfiammatorio
– Purificante (anti pidocchi)
– Rende i capelli più spessi, corposi e lucidi
– Molto profumato
Articolo completo ?? “KAPOOR KACHLI”

Methi
Origine: India
(Fieno Greco)
I semi del fieno greco contengono mucillagini, saponine, trigonellina, flavonoidi, olio essenziale, lipidi, proteine, vitamine del gruppo B, ferro, manganese, silicio, calcio e fosforo. Viene usato per contrastare la caduta dei capelli e donargli setosità e morbidezza e anche come maschera per la pelle come rimedio per le cuti seborroiche.
La polvere di fieno greco, prima di essere utilizzata (da sola o in combinazione con altre erbe ayurvetiche) va “idratato” con acqua per minimo 8 ore/massimo 12 ore.
Se preparato a dovere, il fieno greco idrata i capelli e li rende setosi, morbidi, lucenti , ma se sbagliate qualcosa nella preparazione i vostri capelli saranno ancora più secchi e disidratati (perché il methi prenderà l’acqua di cui ha bisogno da vostri capelli!!). Ha un odore forte.
Articolo completo ?? “FIENO GRECO (Methi)”

Kachur Sugandhi
Origine: India
(Kaempferia galanga)
Il Kachur Sugandhi appartiene alla famiglia Zingiberaceae è quindi cugino di curcuma e zenzero. La polvere viene ricavata attraverso un processo di essiccazione dei suoi rizomi (parte estratta dalla pianta), utilizzati anche in culinaria e medicina.
In erboristeria, questa erba è nota per la produzione di analgesici, vasodilatatori, antimicrobici tradizionalmente utilizzati per la lotta contro i dolori di stomaco, reumatismi, mal di testa ma anche per il trattamento di vari problemi della pelle.
Gli studi dimostrano che gli estratti di Kaempferia galanga promuovono la guarigione delle ferite.
In cosmesi il kachur è particolarmente conosciuto per la cura dei capelli.
Questa polvere dalla tradizione indiana infatti viene utilizzata per rafforzare e abbellire i capelli e stimolare la loro crescita. Ha il vantaggio di non scurire i capelli chiari e aggiunge volume e lucentezza ai capelli fini. Il suo profumo fresco e speziato lascia sui capelli una delicata nota profumata “di pulito”.
In oltre è
– Lenitiva per la pelle, anti-infiammatorio
– Purificante , antibatterica e antimicotica (in particolare contro la Candida albicans)
– Antiossidante, per la sua ricchezza in composti fenolici
– Adatta a tutti i tipi di pelle e capelli
– Problemi della pelle (acne), imperfezioni
– pelle irritata, danneggiati (rasatura, piccoli tagli), infiammata.

Da ricordare per chi segue il CC che queste erbe sono da considerarsi I (ad eccezione di Cassia, Lawsonia e Sidr).
Articolo completo ?? “Kachur Sugandhi”

Regole generali per l’utilizzo delle erbe ayurvediche:

1) Stare lontane da fonti di aereazione, le polveri si disperdono facilmente e se vi penetrano nel naso sono caz amari, quindi evitate.
2) Se siete soggetti potenzialmente allergici e non le avete mai utilizzate, fate la prova allergica: posando una piccola dose di impasto sull’avambraccio, coprendo con pellicola trasparente od un cerotto (l’importante è che non si secchi l’impasto) ed attendendo 24 ore: se la zona trattata si dovesse gonfiare o prudere od arrossare in modo anomalo, ebbene mi spiace per voi siete allergiche.
3) Acquistate sempre erbe di qualità e MAI a caso su ebay se non conoscete la marca e neppure in erboristeria, dove hanno prodotti sfusi, di dubbia qualità.
4) Usare sempre acqua calda, ma non bollente (da rubinetto, non state lì a bollire come facevo io le prime volte per poi far raffreddare, che stress), in sostituzione dell’acqua (questione Ph permettendo) potete utilizzare anche infusi caldi (the nero, the verde, camomilla, karkade), oppure idrolati a vostra scelta (lavanda, rosa, ect), oppure ancora al posto dell’acqua gel semi di lino o psillio o di maizena o di methi (le ricette le trovate nel gruppo) o gel semi di aloe, che così idratano anche. Ovviamente potete aggiungere anche altri idratanti, come miele (occhio però che è acido) o zucchero (che vi consiglio perché evita che l’impacco circoli liberamente per il mondo). Ed altrettanto ovviamente potete aggiungere poca argilla naturale all’impasto.
5) La combinazione delle erbe è rimessa alla vostra libera scelta, ovviamente vi suggerisco di scegliere le erbe in base alle vostre esigenze specifiche
6) L’ossidazione non è necessaria, anzi! Solo alcune erbe necessitano di un tempo di riposo prima dell’utilizzo, verrà specificato di volta in volta, ovviamente se desiderate aggiungere altri ingredienti lo fate dopo il tempo di riposo
7) Le erbe ovviamente possono essere aggiunte anche semplicemente ad una buona maschera idratante (od al gel aloe od ad un gel homemade, tipo la maizena), per potenziarne l’effetto, sfruttando le caratteristiche specifiche di ciascuna erba e dettaglio NON trascurabile per regolare la consistenza dell’impasto se troppo liquido.

Là dove non precisato, l’impacco si intende da effettuarsi sui capelli puliti (asciutti o umidi ben tamponati, come meglio vi aggrada) ed una volta sciacquato si consiglia di effettuare il risciacquo acido, indispensabile se per caso avete aggiunto bicarbonato al pappone (il balsamo vi consiglio di utilizzarlo comunque se avete i capelli secchi come i miei e dopo fate il risciacquo acido per lucidare il capello).

 

COMMENTS

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    Daniela 4 anni ago

    Ciao! Per quanto riguarda il sidr, se ho capito bene, non scarica l indigo ma lo fissa, usandolo da solo come impacco? Buona serata?

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    Stefania 4 anni ago

    Posso fare un impacco lavante con l’Aritha e usare altre erbette come Amla, Brahmi, Maka, Kapoor e Neem ? (anche solo alcune di queste) o e preferibile utilizzare in modo separato da quelle lavanti?

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    Elisabetta rebecchi 3 anni ago

    Lo shampoo con le erbe sostituisce la maschera idratante nel cc ?

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