MANGO – Mangifera indica

Classificazione scientifica:
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Sapindales
Famiglia Anacardiaceae
Genere Mangifera
Specie M. indica

Il mango (Mangifera indica), è un frutto originario dell’India e diffuso nei Paesi con clima tropicale. Conosciuto sin dall’antichità per le sue grandi proprietà nutrizionali, nel sub-continente indiano è venerato e spesso è presente nei templi indù. Coltivato da oltre 4.000 anni, il mango si diffuse con rapidità in tutto il mondo: già nel XVI secolo gli arabi lo introdussero in Africa e i portoghesi lo stabilirono in America Centrale e Meridionale. Oggi è coltivato in tutti i paesi tropicali del globo. Sono note diverse centinaia di specie diverse ma solo alcune sono commercializzate. Diffuso da molto tempo nel Regno Unito grazie ai piatti d’ispirazione indiana, il mango è apparso da meno tempo sulle tavole italiane.

La parola “mango” deriva dal termine Tamil maangai e poi attraverso il Malayalam fino al portoghese manga. Il mango è il frutto nazionale dell’India, del Pakistan e delle Filippine.

Descrizione del mango:
Gli alberi di mango sono di grosse dimensioni; possono vivere fino a 300 anni superando abbondantemente i 30 m di altezza, la circonferenza del tronco raggiunge i 10 m e le radici penetrano fino a 6 m nel terreno. Il mango è un sempreverde, con foglie che colore che varia dal rosa-arancione al verde scuro e lucido. I fiori sono candidi, piccoli e con cinque petali; profumati e si trasformano in frutti leggermente differenti tra Specie e varietà. Il mango comune impiega alcuni mesi per la maturazione e si presenta giallo scuro, arancione o rossastro; ha una buccia ben adesa alla polpa, così come il seme in esso contenuto.
Il mango maturo ha sapore dolce mentre la sua consistenza varia in base alla varietà e allo stato di conservazione; alcuni hanno la buccia spessa e fibrosa, altri sono ricoperti di peluria (va rimossa per consumarlo). La polpa del frutto maturo può essere molto tenera oppure solida e compatta. Come per molti altri tipi di frutta, capire se il mango è maturo è molto semplice: basta toccarlo con le dita e vedere se affondano leggermente. In questo caso si può acquistare e consumare in giornata, se invece risulta molto duro probabilmente il frutto non è ancora giunto a completa maturazione e va lasciato da parte per alcuni giorni in modo che abbia il tempo di maturare.

Composto principalmente da acqua e per circa il 15% da carboidrati, il mango presenta un’elevata concentrazione di vitamine, in particolare A, quelle del gruppo B e la C. E’ ricco di sali minerali come calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, rame, zinco e potassio e importanti amminoacidi come lisina, arginina, acido aspartico, leucina e serina. Il mango contiene sostanze antiossidanti come i polifenoli e carotenoidi (tra cui il betacarotene).

Ottimo da mangiare così o per preparare il buono e salutare Lassi indiano con il mango (una bevanda a base di yogurt, acqua e spezie perfetta per i primi caldi estivi). La tradizione ayurvedica associa sapientemente il Lassi a varie spezie per conferirgli specifiche proprietà terapeutiche.

Naturalmente anche la polpa del mango fresca è ottima per la pelle e viso e la chioma nel CC questo frutto rientra in I. La polpa fresca va frullata ed è idratante. Nel CC rientra nella fase Idratazione ed è un ingrediente di alcune ricette Home made presenti sul gruppo.

Un frutto amico della Salute…
Le ultime notizie in merito a questo frutto arrivano da quattro nuove ricerche, presentate all’Experimental Biology Conference 2016 a San Diego. Si è visto infatti che questo frutto, oltre ad essere un’ottima fonte di vitamine e fibre è anche in grado di combattere grasso e obesità, aiutare l’intestino in caso di costipazione e addirittura rallentare in alcuni casi l’avanzamento tumorale.
(Attenzione questo paragrafo non è da considerarsi un’indicazione medica.)

Religione e Cultura Nell’Induismo:
Un frutto perfettamente maturo di mango è tenuto in mano da Ghanesha come simbolo di perfezione e infiorescenze di mango sono anche usate nei riti della dea Saraswati. Le foglie di mango sono anche usate per abbellire gli architravi e le porte durante i matrimoni e le celebrazione come il Ganesh Chaturthi. Motivi a forma di mango sono molto diffusi in diversi stili indiani di tessitura. L’albero di mango appare in molte leggende indiane ed è considerato sacro dagli Indù i quali credevano vi fosse incarnato Prajapati il signore delle creature. Non solo, questo frutto è celebrato con tutti gli onori nella città indiana di Ahmedabad, facendo bella mostra di sé su decine di bancarelle delle città da marzo a giugno, ossia durante la stagione di maturazione.

BURRO DI MANGO
Il burro di mango viene estratto dal seme del frutto, ad una temperatura inferiore ai 29°/ 32°si presenta solido, ha proprietà emollienti, antinfiammatorie e aiuta contro i radicali liberi e l’invecchiamento della pelle poiché ricco di antiossidanti. Il burro di mango è estratto dai semi del frutto (e non dalla polpa) e quindi ha un odore neutro e non fruttato. Il burro di mango che consigliamo di acquistare è puro, vergine e spremuto a freddo. Esso contiene acido oleico, acido isostearico e acido palmitico. Ricco appunto di antiossidanti, è un rimedio per combattere l’invecchiamento della pelle del corpo e del viso. Inoltre le proprietà dei fitosteroli, polifenoli e squalene contenuti nel burro di mango fanno di esso un prodotto fortemente antiossidante, antinfiammatorio e rigenerante di pelle e annessi cutanei.
Perfetto per pelli secche e danneggiate dal sole, offre una protezione naturale dai raggi UV alle pelli scure e abbronzate, questo burro ha inoltre un effetto cicatrizzante ed elasticizzante sulla pelle. Usato da solo è ottimo come doposole, come sostituto dello stick labbra e della crema contorno occhi.
Sulla chioma è ottimo, se usato come impacco applicandolo sule lunghezze e sulle punte umide, per donare morbidezza e luminosità: basterà farlo sciogliere ed ecco un ottimo bagno d’olio.

Applicato sui capelli umidi in piccole quantità come leave in, crea una barriera protettiva, rende i capelli lucidi e previene le doppie punte.
Il burro di mango è versatile e valido in varie ricette cosmetiche come creme viso mani o corpo, balsami per le labbra, saponi e prodotti per i trattamenti rassodanti, shampoo, balsamo per capelli, prodotti leave in per i capelli, per arricchire una maschera ECO BIO un po’ povera di oli ed è utilizzabile per il metodo Melissa LOCG

LA POLVERE DI MANGO
Sebbene in Italia non sia molto conosciuta possiamo godere delle proprietà della polpa del mango senza disporre del frutto fresco. L’amchoor viene utilizzata nella cucina indiana per dare ai piatti un sapore speziato e simile a quello del limone, senza però aggiungere liquidi. Esso è inoltre incredibilmente ricco di proprietà nutrienti: ferro, vitamine, minerali e antiossidanti. Vediamo alcuni usi possibili di questo prodotto ricco di antiossidanti e facile da usare!

Per il viso è ottima aggiunta a erbette ayurvediche, preparata con acqua calda e magari un poco di acqua di rosa o un altro idrolato, grazie alla sua lieve azione esfoliante lascia la pelle morbida e le dona un aspetto fresco. Usata con costanza attenua e previene rughette, rassoda la pelle e combatte le imperfezioni.

Ricettina vitaminica: 2 cucchiaini di polvere di mango, 1 cucchiaino di polvere di rosa damascena e 1 cucchiaino di polvere di Amla, 1 cucchiaino di polvere di arancio, acqua calda QB. Unire le polveri all’acqua poco alla volta sino a creare una crema e applicare su pelle detersa. Massaggiare delicatamente e lasciare agire 15/20 minuti. Rimuovere con acqua tiepida e l’aiuto di una spugnetta e terminare con acqua fresca e tonico eco bio o idrolato. Proseguire con la consueta routine (crema viso, siero, ecc).
Se avanza il composto si conserva in frigo per due giorni mantenendolo ben chiuso.

Per i capelli l’amchoor rientra tra le sostanze idratanti e favorisce la bellezza e la salute di cute e chioma. Ottimo in sinergia con altre erbette, attenzione che essendo acido non è consigliabile aggiungerlo nell’henné se si desidera un tono freddo. Non altera il colore dei capelli chiari.

Curiosità…
• Difficile descrivere il sapore del mango, si dice che esso ricordi un mix di sapori tra pesca, arancia e ananas. Da provare!
• Al centro del mango si trova un grande nocciolo sottile che occupa tutta la parte centrale del frutto (da esso si ricava il burro). Questo nocciolo così grande e duro può creare qualche difficoltà nello spolpare il mango (ma su Internet si trovano le indicazioni necessarie). Inoltre è possibile aprire il nocciolo ed estrarre il seme del mango che si potrà piantare e coltivare, facendo crescere con soddisfazione la nostra piantina tropicale…
• Giudicare la maturità di un mango dal colore? Non si può. La maturità è svelata dall’odore dolce, la consistenza morbida, il peso maggiore, e il succo che tenta di sprizzar fuori al primo tocco!
• A oggi l’India è il maggiore produttore di mango con oltre nove milioni e mezzo di tonnellate per anno.
• Il frutto dell’amore è… il mango. O almeno lo era durante la Rivoluzione Culturale cinese. Infatti, nel 1968 i manghi divennero simbolo dell’amore di Mao Tse-tung per i lavoratori, che iniziarono a venerare il frutto, trasformandolo in reliquia e vero e proprio oggetto di culto!
• Sui banchi dei fruttivendoli è possibile comprare il mango made in Sicilia. Questo frutto è coltivato nella “Terra del sole”, con ottimi risultati per qualità e sapore.

Dichiarazione di non responsabilità:
Non sono state riscontrate controindicazioni sull’utilizzo in gravidanza o allattamento.

Tuttavia, è importante notare che attualmente non esistono sufficienti ricerche scientifiche su questo rimedio naturale.

Ad ogni modo consigliamo sempre la cautela…come mi piace sempre dire “naturale non è sinonimo di sicuro”….

Nota bene:
Tutte queste informazioni sono frutto di studi clinici effettuati “in vitro” e “in vivo”
ma non hanno lo scopo di diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Consigliamo sempre il pare del medico di base prima di utilizzare qualsiasi sostanza a voi sconosciuta (o parzialmente conosciuta) soprattutto se si è soggetti allergici o particolarmente sensibili, donne in gravidanza, allattamento e persone sottoposte a cicli farmacologici dovuti a gravi malattie; per maggiore sicurezza è possibile eseguire un patch test casalingo per verificare eventuali reazioni allergiche, scopri come qui
??  “Test Casalingo per le Reazioni Allergiche”
Pertanto ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità su un uso improprio delle informazioni riportate negli articoli contenuti in questo sito.

 

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