ALCANNA – RATANJOT ” LA RADICE”

REGNO: Plantae
CLASSE: Magnoliopsida
ORDINE: Lamiales
FAMIGLIA: Boraginaceae
GENERE: Alkanna Tinctoria

L’Alkanna tinctoria, volgarmente detto Alcanna, è un arbusto sempreverde dai bellissimi fiori blu, originario delle zone mediterranee, che cresce solamente su terre sabbiose e terreni poveri e ben drenati. Fiorisce da marzo a giugno ed è della famiglia delle Boraginaceae, proprio delle zone mediterranee. L’Alkanna è una pianta erbacea biennale o perenne che cresce da 0,3 a 0,6 m di altezza con foglie lanceolate pubescenti (pelose).
Originaria dell’Europa meridionale, la pianta è coltivata e importata dall’Albania, dall’India, dall’Egitto e dalla Turchia.

Dalle radici si ricava una sostanza colorante rossa detta alcannina che era utilizzata fin dai tempi antichi per tingere lane, tessuti, pomate, oli, dentifrici e come colorante alimentare. La radice di Alkanna contiene alcaloidi pirrolizidinici che aiutano nella difesa delle piante contro gli insetti erbivori. Sebbene gli alcaloidi pirrolizidinici siano presenti in tutti gli organi vegetali, sono concentrati nelle radici di queste piante.
Il colore ottenuto è un profondo rosso mogano, amico di chi ama i toni freddi, ma va abbinata alla Lawsonia Inermis (il vero e unico henné), da sola il suo potere tintorio è molto limitato.

MEDICINA TRADIZIONALE:
Il medico greco Ippocrate (circa dal 460 al 370 AC) registrò l’uso della radice di Alkanna per il trattamento delle ulcere della pelle, e il botanico Teofrasto (circa dal 371 al 287 AC) suggerì che potesse essere usato come colorante e nei farmaci . Anche il medico greco e farmacologo Dioscoride (dal 49 al 90 d.C. circa, autore de Il De materia medica che è un trattato di medicina e botanica del I secolo d.C. ) descriveva le proprietà dell’Alkanna. La pianta da cui proviene è coltivata da secoli nell’Europa centrale e meridionale, ma può prosperare in tutti i tipi di ambienti temperati. In effetti, in molte zone degli Stati Uniti nordorientali, Alkanet è considerato un’erbaccia. La documentazione sull’Alkanna, oltre ad altre erbe officinali, risale ai diari del medico e botanico di origine greca Pedanius Dioscorides, che prestò servizio nell’esercito romano e, nei suoi viaggi, tenne ampie liste delle erbe medicinali che incontrava.
L’uso dell’Alkanna come pianta tintoria risale fin dai tempi antichi: la utilizzavano infatti sia gli Egizi sia i Greci e i Romani. Plinio, nella sua opera Naturalis Historia, vol. XII, XXIII/48, scritto tra il 23 d.C. e il 79 d.C. già ne parla; la ritroviamo anche citata nel manoscritto dell’XI secolo, del persiano Abù-Mansur-bin-Ali-Harawi, che ha permesso agli europei contemporanei di conoscere, oltre all’uso farmacologico, anche le proprietà tintorie di molte piante.
Gli antichi greci estraevano il colore dalle radici per i termometri, mentre in India e in Africa le donne ne usavano la polvere per dare alle guance un aspetto rosato e quindi salutare. Era usata anche nella medicina popolare sia contro ulcere, infezioni, infiammazioni, ascessi e diarrea sia per usi esterni, come il trattamento di piaghe, eruzioni e vene varicose. L’estratto delle sue radici veniva utilizzato in medicina popolare per le capacità antinfiammatorie e antiossidanti, derivanti dall’alto contenuto di flavonoidi. L’alcanna veniva prescritta per il trattamento d’infezioni, ulcere della pelle e dello stomaco, ascessi, diarrea, piaghe da decubito, vene varicose. Tuttavia, la sua assunzione può dar luogo a tossicità, soprattutto a carico del fegato.
(Questo paragrafo non è da intendersi come un consiglio medico ma come una semplice curiosità.)

Altri nomi e origine : Alkanet, alkannawurzel (tedesco), alkermeswurzel (tedesco), anchusa tinctoria, Dyers’s Bugloss, henna, orchanet (inglese), racine d’alcanna (francese), racine d’orcanette (francese), radix anchusea ( tinctoriae) (latino), rote ochsenzungenwurzel (tedesco), schminkwurzel (tedesco)

Il suo nome deriva dall’arabo Alkenneh(radice). Il termine tinctoria, in latino, significa “usato per tingere o macchiare”, e Anchusa deriva dalla parola greca anchousa , che significa “pittura”. Potrebbe derivare anche dall’arabo “al hinna”, che vuol dire “come l’hennè”.
Medicina naturale oggi e altri usi :
L’Alkanna è una polvere antisettica, cicatrizzante, immunostimolante, antibatterica e vulneraria.
Per ogni disturbo della salute vi consigliamo in ogni caso di consultare un medico e/o uno specialista.
È usata per tingere di un intenso rosso/mogano/viola, tessuti, legno, basi grassi cosmetiche, come colorante alimentare (timbri sulle carni) e per naturalmente per i capelli.

Alkanna per la bellezza:
Per l’Oleolito di Alkanna, mescolare la polvere di Alkanna con olio vegetale (ottimo olio di jojoba, girasole, mandorle, ecc) lasciare in infusione per 30 minuti in acqua calda (circa 40-50 ° C) e filtrare. Gli eleoliti si conservano al buio in contenitori di vetro scuro per circa un anno.
Esiste anche il metodo a freddo (che secondo me è il più indicato): semplicemente lasciando la polvere in macerazione nell’olio per 40 giorni al buio, scuotendolo ogni giorno.
In entrambi i casi si può aggiungere vitamina E (tocoferolo) che evita l’irrancidimento. Il risultato è un olio riflessante che si può aggiungere alle maschere e in piccola dose per esaltare il tono freddo in una sherazade. ? “Henna Gloss o Sherazade”

L’oleolito d’alcanna viene preparato in rapporto 1:10 (un cucchiaio abbondante di polvere per 10 di olio)

Aggiungete Una piccola quantità (alcune gocce, colora!) alla crema viso o corpo eco bio abituale per sfruttarne le proprietà anti-infiammatorie.
La polvere di Alkanna reagisce diversamente secondo l’ambiente in cui opera: in ambiente acido assume una tonalità rossa-mogano, in ambiente alcalino assume tonalità più fredde, blu/viola, ma non usatela da sola perché non avreste buoni risultati poiché non si fissa sul capello.

Il potere dell’alcanna non si limita alla cura e alla bellezza dei capelli ma è un’ottima alleata anche per la pelle di viso e corpo svolgendo una forte azione antiossidante ed anti-age. Ricca di proprietà antisettiche, antimicrobiche e cicatrizzanti aiutando ad attenuare gli effetti dovuti da eczemi e psoriasi. In oltre la polvere di alcanna, utilizzata da sola o in combo con altre Erbe ayurvediche e curative, renderà la pelle di viso e corpo liscia e tonica.

Dichiarazione di non responsabilità:
Non sono state riscontrate controindicazioni sull’utilizzo in gravidanza o allattamento.

Tuttavia, è importante notare che attualmente non esistono sufficienti ricerche scientifiche su questo rimedio naturale.

Ad ogni modo consigliamo sempre la cautela…come mi piace sempre dire “naturale non è sinonimo di sicuro”….

Nota bene:
Tutte queste informazioni sono frutto di studi clinici effettuati “in vitro” e “in vivo”
ma non hanno lo scopo di diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Consigliamo sempre il pare del medico di base prima di utilizzare qualsiasi sostanza a voi sconosciuta (o parzialmente conosciuta) soprattutto se si è soggetti allergici o particolarmente sensibili, donne in gravidanza, allattamento e persone sottoposte a cicli farmacologici dovuti a gravi malattie; per maggiore sicurezza è possibile eseguire un patch test casalingo per verificare eventuali reazioni allergiche, scopri come qui ??“Test Casalingo per le Reazioni Allergiche”

Pertanto ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità su un uso improprio delle informazioni riportate negli articoli contenuti in questo sito.

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