Cosmesi Cruelty-free

  

???Cosmesi Cruelty-free

Ragazze oggi ho scelto di affrontare un argomento spinoso, ma credo interessante, di cui poco si parla se non tra addetti ai lavori e nel mondo Vegan (che io comunque frequento seppur non da praticante ?).
L’argomento ve lo dico subito non è leggero, ma spero vi possa comunque interessare, soprattutto per chi come me ha compiuto una scelta ANIMALISTA ? e nello specifico ha scelto di usare prodotti esclusivamente bio, non solo per la cosmesi ma anche per tutti gli altri aspetti della vita quotidiana (alimentazione, abbigliamento, pulizie domestiche, bucato ect), con l’obiettivo di scegliere consapevolmente cosa utilizzare e cosa no, di arrecare il minor danno possibile ad altri esseri viventi e di non inquinare l’ambiente circostante che è poi quello che consegneremo ai ns figli un domani ?
Come al solito da brava ex giornalista il mio obiettivo non è di convincervi, ma di informarvi per mettervi nella condizione di decidere liberamente con la giusta consapevolezza ?. Ovvio però che il mio pensiero ve lo riferisco comunque, dopo di che siete libere di decidere cosa usare e cosa no, ci mancherebbe altro ?.

Il discorso che vi farò è ovviamente dedicato a chi ha fatto una scelta di vita bio compatibile per ragioni ETICHE e non per semplice moda, ovviamente ciò non esclude che si possa scegliere di utilizzare prodotti d’origine naturale (al posto di quelli di sintesi) non certificati biologici (ossia non ottenuti da coltivazione biologica) o non certificati Cruelty-free, assolutamente, stiamo parlando di SCELTA CONSAPEVOLE e di CRUELTY-FREE, non di altro ?.

E visto che parliamo di Cruelty-free e non di BIO BIZIONARIO vi avverto subito che potrete trovare per assurdo che alcuni prodotti manco accettabili (ossia con SILICONI e schifezze varie ?) sono da considerarsi Cruelty-free secondo gli standard internazionali, ma ovviamente non ve li consiglio per altri motivi. Il consiglio è come al solito di imparare a leggere l’INCI!

Per trasparenza, preciso che i dati riportati (tranne le mie considerazioni personali) sono estratti dai siti di Consumo consapevole e di LAV (Lega Anti Vivisezione).

Ovviamente, parleremo solo di cosmesi, ma informazioni più complete sull’argomento sono facilmente reperibili sui siti in italiano: Consumo consapevole, LAV e agireora .org.

Partiamo dall’inizio: dall’11 marzo 2013 in Europa è entrato in vigore il divieto totale per i test su animali degli ingredienti realizzati per i prodotti cosmetici. Rimane comunque valido lo Standard Internazionale cruelty-free, perché vi sono alcuni casi non coperti dalla Direttiva UE (maggiori informazioni alla pagina su agireora .org).

Stiamo ovviamente parlando di sperimentazione preventiva, prevalentemente effettuata su altri esseri viventi ?, che la legge impone per immettere in commercio un prodotto cosmetico ed è una materia ben più complessa di quanto possa apparire a prima vista.
È necessario infatti definire cosa si intende per “prodotto cosmetico”, quali siano i test su animali specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici e quali invece vengano eseguiti comunque (sia che l’ingrediente venga usato nei cosmetici o meno), che cosa impone la legge a riguardo, cosa significa la dicitura “cruelty-free” apposta sui prodotti cosmetici e quali siano le marche veramente cruelty-free.

Per anticipare un discorso bello lunghetto, possiamo dire che l’etichetta apposta sul prodotto finale non ha alcun valore (simbolo del coniglietto, scritta “cruelty-free”, ect) perché si riferisce solitamente al prodotto finito ?, mentre il problema REALE restano i test effettuati su animali per i singoli ingredienti che compongono il prodotto finito.
Ergo, per Consumo consapevole e LAV, se si vuole andare sul sicuro, occorre comprare SOLO i prodotti delle marche indicate nella “lista delle Aziende cruelty-free” ?.

Ma andiamo con ordine.

?Cosa si intende per prodotto cosmetico

Fonte Ministero della Salute:
“Per «prodotto cosmetico» si intende: qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.
Una sostanza o miscela destinata ad essere ingerita, inalata, iniettata o impiantata nel corpo umano non è considerata prodotto cosmetico.
I prodotti cosmetici possono comprendere creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle, maschere di bellezza, fondotinta (liquidi, paste, ciprie), cipria, talco per il dopobagno e per l’igiene corporale, saponi di bellezza, saponi deodoranti, profumi, acque da toeletta ed acqua di Colonia, preparazioni per bagni e docce (sali, schiume, oli, gel), prodotti per la depilazione, deodoranti e antitraspiranti, tinture per capelli, prodotti per l’ondulazione, la stiratura e il fissaggio, prodotti per la messa in piega, prodotti per pulire i capelli (lozioni, polveri, shampoo), prodotti per mantenere i capelli in forma (lozioni, creme, oli), prodotti per l’acconciatura dei capelli (lozioni, lacche, brillantine), prodotti per la rasatura (creme, schiume, lozioni), prodotti per il trucco e lo strucco, prodotti destinati ad essere applicati sulle labbra, prodotti per l’igiene dei denti e della bocca, prodotti per la cura delle unghie e lacche per le stesse, prodotti per l’igiene intima esterna, prodotti solari, prodotti autoabbronzanti, prodotti per schiarire la pelle e prodotti antirughe.
In Italia i prodotti cosmetici sono disciplinati dal Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici.
Il regolamento disciplina, in particolare, gli aspetti relativi alle buone pratiche di fabbricazione, alla composizione dei prodotti cosmetici e alla presentazione (intendendosi per presentazione l’etichettatura, il confezionamento ed ogni altra forma di rappresentazione esterna del prodotto), alla valutazione della sicurezza, alla sperimentazione animale, agli adempimenti necessari per la immissione sul mercato di prodotti cosmetici e alle informazioni sugli effetti indesiderabili gravi”.

⚗️Quali sono i test di tossicità

In generale, occorre ricordare che, prima di immettere sul mercato una NUOVA sostanza chimica, la stessa deve essere sottoposta a una serie di test detti “regolatori” (cioè obbligatori per legge) per attestare la sua sicurezza per i consumatori.

Tali test, detti “test di base”, sono raggruppabili in queste categorie:
1. Tossicità acuta (misura l’effetto di alte dosi della sostanza in un’unica somministrazione);
2. Mutagenesi (la capacità della sostanza sotto test di far mutare le cellule dell’organismo);
3. Tossicità ripetuta (dosi più basse per periodi di tempo più lunghi; qui sono compresi anche i test di “tossicità cronica”, che, se eseguiti su animali, vengono svolti per tutta la durata della vita dell’animale);
4. Tossicità riproduttiva o teratogenicità (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole).
I dati per queste categorie di “effetti della sostanza” devono essere resi disponibili per qualsiasi nuova sostanza chimica. Va notato che ognuna di queste categorie comprende vari tipi di test, non uno solo.

Per quelle sostanze chimiche che verranno poi usate come ingredienti nei prodotti cosmetici sono inoltre obbligatori altri test più specifici, che ricadono in queste categorie:
a. Irritazione della pelle;
b. Corrosione della pelle;
c. Fototossicità (interazione con la luce e conseguenti effetti tossici);
d. Fotoirritazione (interazione con la luce e conseguenti effetti irritanti);
e. Assorbimento percutaneo (azione di penetrazione nell’organismo);
f. Irritazione dell’occhio.

Infine, ci sono dei test che sono specifici per i farmaci, MA alcuni di questi vanno eseguiti anche per gli ingredienti dei cosmetici, perché un cosmetico è definito tale solo se ha un’azione locale (pelle, occhio, ecc.). Se può invece reagire con l’organismo ed essere metabolizzato, è scientificamente da considerare un farmaco, anche se poi viene venduto come cosmetico. Dipende quindi dal tipo di ingrediente: un ingrediente ad alta penetrazione entrerà in contatto con organi interni e quindi subirà anche i test per farmaci, un ingrediente a bassa penetrazione solo quelli per cosmetici. Quindi varia da caso a caso (circa nel 50% dei casi sono necessari test specifici per farmaci).

I test comuni per farmaci e cosmetici, ma non eseguiti invece per le altre sostanze chimiche, sono i test di tossicocinetica, che servono per capire come la sostanza raggiunga le cellule e gli organi e causi eventuali danni biologici.
Oltre a tutto questo esistono poi i test del prodotto finito, quindi non del singolo ingrediente, ma del composto formato da vari ingredienti.

?Che cosa è attualmente vietato nell’UE e da quando

Fino a non molti anni fa, praticamente tutti questi test venivano eseguiti su animali (inutile dire con quali esiti per le cavie ? ed anche parlare dell’utilità/inutilità di questi test, non è questa la sede).
Oggi, in UE, una parte di questi test non viene più eseguita su animali e sono vigenti dei veri e propri divieti di test su animali relativamente alle varie categorie sopra citate.
Vediamo quali sono i divieti in vigore.

Dal 2004 sono vietati i test su animali del prodotto finito (quindi il singolo shampoo, crema, trucco, ecc.).

Dal marzo 2009 sono stati vietati una cospicua serie di test su animali per gli ingredienti nel caso in cui l’ingrediente sia usato per la produzione di cosmetici. Il divieto prevede che non si possano usare animali per questi test all’interno dell’UE e non si possano vendere all’interno dell’UE dei cosmetici che usino ingredienti sottoposti a test su animali, anche se i test sono stati eseguiti fuori dell’UE (quindi divieto di test e divieto di vendita).
Rimangono esclusi dal divieto del 2009:
– come test di base: Tossicità ripetuta (compresa tossicità cronica), Tossicità riproduttiva o teratogenicità;
– come test specifici per cosmetici più farmaci: Tossicocinetica.

Dal marzo 2013 sono state vietate anche le tipologie di test che nel 2009 erano ancora ammesse, quindi oggi in Europa non possono essere venduti prodotti che contengono ingredienti sviluppati appositamente per il campo della cosmesi che siano stati testati su animali, in qualunque parte del mondo, dopo l’11 marzo 2013. Naturalmente non diventano fuorilegge gli ingredienti testati PRIMA di questa data, si possono ancora usare.

Tabella riassuntiva dei test:
Test di base: tossicità acuta e mutagenesi (1 e 2)
Vietato in campo cosmetico: Sì
Disponibili metodi alternativi: Parziale

Test di base: tossicità ripetuta e tossicità riproduttiva (3 e 4)
Vietato in campo cosmetico: Sì
Disponibili metodi alternativi: Parziale

Test specifici per cosmetici: irritazione e corrosione della pelle; fototossicità; fotoirritazione; assorbimento percutaneo (a-e)
Vietato in campo cosmetico: Sì
Disponibili metodi alternativi: Sì, Completo

Test specifici per cosmetici: irritazione oculare (f)
Vietato in campo cosmetico: Sì
Disponibili metodi alternativi: Parziale

Test specifici per cosmetici e farmaci: tossicocinetica
Vietato in campo cosmetico: Sì
Disponibili metodi alternativi: Parziale

?Ma allora possiamo essere certi che gli ingredienti realizzati dopo il 2013 TESTATI su animali non verranno mai usati nei cosmetici venduti in UE?

Nada! e questo la Commissione UE l’ha dichiarato esplicitamente: è vero che esiste ora il divieto assoluto di test su animali per gli ingredienti, per tutti i test su animali, in ogni parte del mondo essi siano fatti, PERO’ questo è vero solo se gli ingredienti sono creati appositamente per essere usati in un cosmetico ?. Se invece un ingrediente è realizzato per essere usato in un altro prodotto, non cosmetico, e quindi viene testato per quell’uso, lo stesso ingrediente può essere usato anche in un prodotto cosmetico, anche se testato dopo il marzo 2013, perché i test fatti erano fatti per altri scopi ?.
In sostanza, se viene creata una nuova sostanza da usarsi come additivo alimentare, o in una vernice, o in un detersivo o in un farmaco, ecc., questa, come sappiamo, può ancora essere testata su animali. Ebbene, quella stessa sostanza potrà comunque essere usata in un cosmetico, perché non è stata testata appositamente per i cosmetici, ma per altri scopi. Insomma, il divieto non copre questo specifico caso, purtroppo.

?Lo Standard internazionale Cruelty-free (“Non testato su animali”)

Come detto sopra, ad oggi, il test sul prodotto finito è vietato in UE, così come la vendita di prodotti realizzati e testati extra UE.
I test avvengono invece sui singoli ingredienti ed è il test eseguito o meno sugli ingredienti ad essere la VERA discriminante tra prodotto “cruelty-free” o meno.

Notate bene che la definizione di “cruelty-free” è opinabile: potremmo definire cruelty-free solo quelle ditte che usano ingredienti della POSITIVE LIST (ossia ingredienti presenti sul mercato prima del 1976, anno in cui è entrato in vigore l’obbligo dei test su animali specifici per i cosmetici), ma capite bene che quasi nessuna Azienda è in grado di soddisfare questo criterio così stringente.

È nato così lo Standard internazionale cruelty-free ossia il “Non testato su animali” che dà una definizione meno stretta ma completamente accettabile ed efficace.
In sostanza, una Azienda, per essere cruelty-free nel senso stabilito dallo Standard stesso deve:
non testare su animali il prodotto finito, né commissionare a terzi tali test sul prodotto finito;
non testare i singoli ingredienti, né commissionare a terzi questi test;
per gli ingredienti comprati già testati dai fornitori, deve dichiarare che questi test sono avvenuti prima di un dato anno a sua scelta (per esempio, 1995), e impegnarsi a non comprare ingredienti testati dopo quell’anno. Il che significa NON usare più alcun ingrediente (chimico, di sintesi) nuovo. Mentre può usare ingredienti completamente vegetali o anche di sintesi ma già in commercio prima dell’anno scelto.

Così facendo, non si incrementa di fatto la sperimentazione su animali, solo che la data non è il 1976, ma un’altra data scelta da ciascuna Azienda.

Ovviamente, stiamo parlando di NON INCENTIVARE LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE (ergo la VIVISEZIONE), quindi questi prodotti non sono cruelty-free nel senso che i loro ingredienti non sono MAI stati testati su animali, e questo vale anche per quelli che usano ingredienti delle Positive List, perché anche la maggior parte di quegli ingredienti sono stati, in qualche momento del passato, provati su animali. Ma sono cruelty-free nel senso che NON incrementano la sperimentazione su animali ?.

? E le famose Etichette?

Mi spiace per voi, ma le famose etichette (simboli e diciture più o meno dettagliate) che trovate sui cosmetici non hanno alcun valore legale ? per quanto concerne l’adesione allo Standard di cui sopra, e quindi l’effettiva assenza di “crudeltà” nel prodotto in questione.

La dicitura “Non testato su animali”, “Contro i test su animali”, “Testato clinicamente”, “Testato dermatologicamente”, oppure il simbolo del coniglietto non hanno alcuna importanza, perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, come abbiamo visto, vale per tutte le Aziende, e non è quindi una discriminante. Ciò che veramente importa è che i singoli ingredienti non siano testati su animali. E questo non è assicurato da alcuna dicitura o simbolo.

O meglio, esiste un simbolo che rappresenta lo Standard, il “leaping bunny” (coniglietto che salta ?) circondato da alcune stelline, ma è riportato solo su pochi prodotti aderenti allo Standard.
Quindi, la discriminante per essere cruelty-free è l’adesione allo Standard, ma questo non è riportato in alcuna etichetta: occorre in sostanza conoscere la lista delle ditte che hanno aderito formalmente allo Standard internazionale “Non testato su animali”.
 
?Lista delle marche cosmetiche “cruelty-free”

Ed ecco la famosa lista Cruelty-free di Consumo consapevole.
Per ovvie ragioni, sono ESCLUSE dalla lista le Aziende che TESTANO i loro prodotti extra UE!

Da notare che questa lista NON assicura che il prodotto sia BIO (ossia derivato esclusivamente da agricoltura biologica), od ACCETTABILE (ossia senza siliconi, petrolati e schifezze varie) o Vegan OK (ossia senza prodotti d’origine animale), per questo esiste il BIO DIZIONARIO che vi consiglio di consultare, assieme alle APP per IOS ed Android “E’ verde” e “Biotiful”, che tracciano anche la compatibilità ambientale (per capirci il ROSSO è un NO , il giallo un NI ⚠️, che io traduco in “è meglio di no”, il verde un OK vai tranquilla ). La lista assicura semplicemente che l’Azienda in questione NON incentivi la sperimentazione animale ?.

Infatti, la lista delle Aziende “cruelty-free” è compilata tenendo conto dell’adesione allo Standard “senza crudeltà” attraverso la certificazione ICEA (società indipendente di auditing), dietro accordo con LAV – Lega Anti Vivisezione; oppure dell’adesione allo stesso Standard attraverso l’associazione inglese Naturewatch; oppure dell’autocertificazione di rispetto dello stesso Standard inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice della “Guida ai prodotti non testati su animali”.

Queste Aziende non testano il prodotto finito, non commissionano test su prodotto finito e sugli ingredienti, e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l’anno di adesione a questa policy. Così, di fatto, NON incrementano la sperimentazione su animali.

Da questo punto di vista, per Consumo consapevole e LAV, TUTTE le altre Aziende NON sono da considerarsi “cruelty-free”, anche se riportano sulle confezioni la dicitura “non testato su animali” o simili, finché non avranno dato conferma della propria politica aziendale in uno dei due modi prima descritti.
A tal proposito, Consumo consapevole consiglia di privilegiare le Aziende certificate ICEA, che hanno accettato di sottoporsi a CONTROLLI esterni anziché operare in regime di semplice autocertificazione.
La lista delle ditte “cruelty-free” è aggiornata periodicamente sul sito Consumo consapevole e LAV.

Nella lista sottostante è indicato inoltre – per ciascuna marca – se questa usa ingredienti animali in alcuni prodotti oppure no (dove l’informazione è nota). Va da sé, che per le Aziende che usano ingredienti animali, se ovviamente desiderate evitarli, occorre controllare l’INCI prima dell’acquisto.

AGRONAUTI COSMETICS
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Farmacie, Erboristerie, Concept Store
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Nessuno

ALCHIMIA NATURA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Centri benessere, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
NO test dall’anno: 1999
ingredienti animali: Prodotti delle api (miele, cera d’api e propoli) su pochi prodotti (alcune creme, scrub, shampoo e balsamo; leggere l’etichetta)

ALKEMILLA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Parafarmacie
NO test dall’anno: 2004
ingredienti animali: Non noto (controllare ogni prodotto)

ALTROMERCATO -> vedi Natyr Altromercato

ANTHYLLIS -> vedi Pierpaoli

ARGITAL
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
NO test dall’anno: —(non noto)
ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele, Propoli, Cera.

ARTHA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Vendita per corrispondenza e nel loro negozio
NO test dall’anno: non sono mai stati testati perché non contengono sostanze di sintesi
ingredienti animali: Cera d’api in alcuni prodotti (unguenti e creme), disponibili anche nella versione vegan con cera di jojoba

BAKEL
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Profumerie
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Nessuno

BIOFFICINA TOSCANA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: In alcuni prodotti Miele

BIOMETHODIQUE
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Centri estetici, Centri benessere
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Nessuno

BIOOUT -> vedi San.Eco.Vit.

BJOBJ -> vedi San.Eco.Vit.

BKos -> vedi Green Style

BOTTEGA VERDE
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi della catena Bottega Verde e on-line
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Sì, controllare ogni singolo prodotto

CAMORAK (PuraVida, Lenerbe)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Erboristerie
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Alcuni prodotti contengono prodotti delle api, lattosio, proteine della seta: controllare gli ingredienti

CINZIA ZUCCHI COSMETICI (Linea Evan)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Vendita on-line
NO test dall’anno: 2004
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

COOP
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Supermercati COOP (tutti i prodotti per l’igiene della persona a marchio COOP)
NO test dall’anno: 2005
ingredienti animali: —

DELIBEL -> vedi MGA

DERBE (Regenè, Speziali Fiorentini, Seres)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 2000
ingredienti animali: Uova (solo in Olio Derbe all’uovo e maschera all’uovo) e prodotti delle api

DIVA INTERNATIONAL (Fria, Biogenya, Soft & Delicate, Nice)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Supermercati, Vendita on-line
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali:Nessuno

DR. TAFFI
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Erboristerie
NO test dall’anno: —
ingredienti animali: Miele e propoli per shampoo, creme, etc.

DRAMMIS COSMETICI -> vedi Pasticceria da bagno

ECOR -> vedi San.Eco.Vit.

ECOSI’ -> vedi Pierpaoli

EKOS -> vedi Pierpaoli

EVAN -> vedi Cinzia Zucchi

FANTASTIKA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Dimostrazioni a domicilio
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Nessuno

FLORALIA -> vedi I Provenzali

FLORA-PRIMAVERA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 1989
ingredienti animali: Non rintracciabile

GALA -> vedi Natyr Altromercato

GREEN STYLE (BKos)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Centri estetici, Saloni di bellezza, Parrucchiere, Vendita on-line
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Nessuno

HELAN
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 1998
ingredienti animali: miele, polline, propoli, cera d’api, pappa reale. Controllare gli ingredienti per ciascun prodotto.

I PROVENZALI – SAPONIFICIO GIANASSO (Floralia, I Provenzali)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Supermercati
NO test dall’anno: 2003
ingredienti animali: non pervenuto

LA SAPONARIA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Erboristerie, Centri di alimentazione naturale, GAS
NO test dall’anno: 2006
ingredienti animali: Miele e propoli in alcuni saponi, cera d’api negli unguenti

LENERBE -> vedi Camorak

LEPO LINE -> vedi Pedrini

L’ERBOLARIO
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Negozi mono marca
NO test dall’anno: 2006
ingredienti animali: in alcuni prodotti miele, propoli, cera d’api, pappa reale

LIQUIDFLORA ADVANCED ORGANIC MAKE-UP
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Erboristerie
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

LOGONA
fonte informazioni: Certificazione Naturewatch
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica
NO test dall’anno: 1998
ingredienti animali: Sì, controllare ogni prodotto

LUSH
fonte informazioni: Certificazione NatureWatch
reperibile presso: Catene in Franchising
NO test dall’anno: 1998
ingredienti animali: Quando non indicato con V (vegan) il prodotto è latto-ovo-vegetariano

MGA (Omia, deliBel)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Non noto
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: —

MONTAGNE JEUNESSE
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
reperibile presso: Supermercati
NO test dall’anno: —
ingredienti animali: Non rintracciabile

NATURAEQUA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Vendita on-line
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Miele in alcuni prodotti, leggere gli ingredienti

NATYR ALTROMERCATO / GALA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Botteghe del Mondo del commercio equo e solidale, Negozi di alimentazione naturale
NO test dall’anno: 2004
ingredienti animali: Alcuni prodotti contengono miele, cera d’api e keratina (da lana), controllare quindi gli ingredienti

OFFICINA NATURAE
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
NO test dall’anno: 2005
ingredienti animali: Nessuno

OMIA -> vedi MGA

ORIGINITALIA (Philip Martins, Villa Floriani, Verde Cosmetici Italiani)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Erboristerie
NO test dall’anno: 2011
ingredienti animali: —

PASTICCERIA DA BAGNO (DRAMMIS COSMETICI)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Negozio a Torino, Vendita on-line
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Cera d’api nei prodotti: Burro corpo, Balsamo dopobarba. Il resto non ha ingredienti animali

PEDRINI (Lepo Line)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 2003
ingredienti animali: Miele, cera d’api, propoli nei prodotti: rossetti, stick labbra, matite contorno labbra, sapone ultradelicato, detergente al miele e propoli, maschera riequilibrante all’argilla e propoli, maschera nutriente al miele, stick correttivi

PHILIP MARTINS -> vedi OriginItalia

PIERPAOLI (Ekos, Anthyllis, Sensé, Ecosì)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Vendita on-line, catene tipo Acqua e Sapone, Tigotà
NO test dall’anno: —
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

PURAVIDA -> vedi Camorak

QUALIKOS
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Supermercati COOP, Oviesse, qualche Bio profumeria, sito ufficiale Qualikos
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

REBIS
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 1990
ingredienti animali: Cera d’api, lanolina in alcune creme e unguenti

REGENE’ -> vedi Derbe

REMEDIA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Per corrispondenza
NO test dall’anno: 1992
ingredienti animali: Cera d’api in tutte le creme e Propoli nella crema all’elicriso

SAN.ECO.VIT (Bjobj, Ecor, BioOut)
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 2004
ingredienti animali: Nessuno

SANTE
fonte informazioni: Certificazione Naturewatch
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica
NO test dall’anno: 1998
ingredienti animali: Si, controllare ogni prodotto

SAPONIFICIO GIANASSO -> vedi I Provenzali

SENSE’ -> vedi Pierpaoli

SERES -> vedi Derbe

SPEZIALI FIORENTINI -> vedi Derbe

TALYBE
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Negozi del commercio equo e solidale – on-line (vedi siti distributori indicati sul sito di riferimento)
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: Nessuno

TEA NATURA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Bio profumerie, Online, Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
NO test dall’anno: 2003
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

UNIQUE PELS
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Dimostrazioni a domicilio, Vendita on-line
NO test dall’anno: 2010
ingredienti animali: I prodotti vegan sono esplicitamente segnalati sul sito

URTEKRAM
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
reperibile presso: Bio profumerie, Online
NO test dall’anno: —
ingredienti animali: Prodotti delle api solo nel balsamo labbra

VANEDA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Vendita on-line, Negozi bio, Erboristerie, Centri benessere, Parafarmacie e Farmacie
NO test dall’anno: 2009
ingredienti animali: Nessuno

VERDE COSMETICI ITALIANI -> vedi OriginItalia

VERDESATIVA
fonte informazioni: Adesione allo Standard con autocertificazione
reperibile presso: Vendita on-line
NO test dall’anno: 2004
ingredienti animali: Nessuno

VILLA FLORIANI -> vedi OriginItalia

W.S. BADGER
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione BUAV (UK)
reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
NO test dall’anno: 2005
ingredienti animali: Prodotti delle api

ZOE’ COSMETICS
fonte informazioni: Adesione allo Standard con Certificazione ICEA
reperibile presso: Farmacie, on-line
NO test dall’anno: 2011
ingredienti animali: Non noto, controllare ogni prodotto

Riassumendo: Agronauti Cosmetics, Alchimia Natura, Alkemilla, Altromercato, Anthyllis, Argital, Artha, Bakel, Biofficina Toscana, Biomethodique, BioOut, Bjobj, BKos, Bottega Verde, Camorak, Cinzia Zucchi Cosmetici, COOP, Delibel, Derbe, Diva International, Dr. Taffi, Drammis Cosmetici, Ecor, Ecosì, Ekos, Evan, Fantastika, Floralia, Flora-Primavera, Gala, Green Style, Helan, I Provenzali, La Saponaria, Lenerbe, Lepo Line, L’Erbolario, Liquidflora advanced organic make-up, Logona, Lush, MGA, Montagne Jeunesse, Naturaequa, Natyr Altromercato, Officina Naturae, Omia, OriginItalia, Pasticceria da bagno, Pedrini, Philip Martins, Pierpaoli, Puravida, Qualikos, Rebis, Regenè, Remedia, San.Eco.Vit, Sante, Saponificio Gianasso, Sensè, Seres, Speziali Fiorentini, Talybe, Tea Natura, Unique Pels, Urtekram, Vaneda, Verde Cosmetici Italiani, Verdesativa, Villa Floriani, W.S. Badger, Zoè Cosmetics.

Da notare che per le marche straniere che aderiscono allo Standard Cruelty-free, alcune delle quali molto diffuse anche in Italia, è possibile altresì consultare il database di Cruelty Free International .org (ex BUAV), cercando Leaping Bunny Brands.
Nonché i siti delle varie Associazioni che rappresentano lo Standard per la propria nazione, come ad esempio CCIC per gli USA (su leapingbunny .org) o NatureWatch per UK (guida disponibile solo in cartaceo ed a pagamento).

? Ma allora le Aziende che commercializzano in tutto il mondo?

Ecco a tal proposito, vi è un altro aspetto da considerare e non di poco conto: un’Azienda che produce e vende in tutto il mondo, certamente non potrà testare su animali i nuovi ingredienti che sviluppa, se vuole vendere in UE, ma potrà benissimo testarli su animali per la vendita in altre nazioni.
Addirittura, se una Azienda dovesse decidere di vendere in Cina, il suo prodotto finito DOVRA’ per legge essere testato su animali ?.

Alcune Aziende, anche tra le più famose, hanno pensato bene di aggirare il problema semplicemente presentando linee separate per il mercato UE, da quello extra UE ?.
Da un punto di vista ETICO niente di più sbagliato, queste Aziende NON sono nella lista Cruelty-free per ovvi motivi e non ci saranno MAI per gli stessi motivi visto che accettano ed incoraggiano la VIVISEZIONE seppur extra UE (vien da sè che sono a mio giudizio proprio per questo motivo da evitare assolutamente).

Quindi, se come consumatori finali vogliamo evitare di sostenere queste Aziende che comunque testano su animali, anche se per altri mercati, l’unica è evitarle, attendendoci all’elenco delle Aziende che aderiscono allo Standard Cruelty-free.

? Gli ingredienti di origine animale

Altro discorso completamente diverso dalla definizione di cruelty-free è quello dell’UTILIZZO di prodotti di origine animale (NON vegan ok per capirci) nei prodotti cosmetici. Il tutto anche nel mondo del Bio per essere chiari ?.

Infatti, la definizione di Cruelty-free legata allo Standard internazionale riguarda SOLO la questione dei test su animali, ma non l’eventuale provenienza degli ingredienti usati.
Vale a dire che, quando si parla di “cruelty-free”, in questo ambito ci si riferisce SOLO ai test su animali (ossia alla vivisezione), NON al fatto di utilizzare o meno in un dato prodotto degli ingredienti di origine animale.

Va da sé che per una vera scelta esclusivamente ETICA gli ingredienti di origine animale sarebbero da evitare in toto.
Questi ingredienti sono: grassi animali, olii animali, gelatina animale, acido stearico, glicerina, collagene, placenta, ambra grigia, muschio di origine animale, zibetto, castoreo, latte, panna, siero di latte, uova, lanolina, miele, cera d’api.

Da notare che normalmente, le ditte che aderiscono allo Standard evitano di usare questo genere di prodotti, quindi sono Cruelty-free anche sotto questo punto di vista, ma conviene controllare sempre l’INCI prima dell’acquisto.

Per comodità, vi riporto l’elenco degli ingredienti non vegan ok che vi conviene conoscere se intendete evitarli ed il loro codice INCI.
Miele: indicato in INCI come MEL o HONEY
Cera d’api: indicata come CERA ALBA, BEES WAX
Cocciniglia: E120, CI 75470, Natural Red 4, Crimson Lake o Cochineal
Propoli: indicata come PROPOLIS CERA / PROPOLIS EXTRACT
Pappa reale: ROYAL JELLY, ROYAL JELLY EXTRACT
Lanolina: indicata come LANOLIN, oppure i suoi derivati: Isopropyl Lanolate, AmerlateP, Amerlate W, Lanolin, Iso-Pr esters lanolin fatty acids, Lanesta S, Lanolic acid, Lanolin fatty acid iso-Pr esters, Lanolin acids
Acido stearico: STEARIC ACID
Glicerina: GLYCERIN (non c’è distinzione in INCI se sia di origine animale o vegetale), ma i produttori che utilizzano quella di origine VEGETALE lo precisano per ovvi motivi, ad esempio Aromazone.
Collagene: COLLAGEN, SOLUBLE COLLAGEN, HYDROLIZED COLLAGEN
Placenta: HYDROLIZED PLACENTAL PROTEIN, PLACENTAL PROTEIN, PLACENTAL EXTRACT
Latte, panna, siero di latte: LACTIS LIPIDA, LACTIS PROTEINUM, LAC, CAPRAE LAC (latte di capra)
Lattosio: LACTOSE
Uova: EGG, EGG OIL, EGG EXTRACT, EGG POWDER, EGG YOLK, EGG YOLK EXTRACT
Proteine della seta: HYDROLIZED SILK PROTEIN, SERICIN, FIBROIN
Elastina: ELASTIN
Sego bovino: SODIUM TALLOWATE (si può trovare facilmente nei saponi).

Lo ammetto io da questo punto di vista mi trovo a metà strada, soprattutto per la cura dei capelli e delle labbra, evito assolutamente gli ingredienti che derivano dalla morte di animali (ci mancherebbe altro poveri ?), mentre utilizzo prodotti non Vegan ok derivanti da animali (tipo miele o latte per capirci) anche se sto studiando il modo per sostituirli il più possibile con prodotti vegan ok (e elaborando un post per ricette vegane ?).

?Conclusioni finali (mie)

Tirando le somme, come consumatori, possiamo veramente fare la DIFFERENZA semplicemente evitando di sostenere in qualsiasi modo Aziende che ancora usano ingredienti testati dopo l’11 marzo 2013.

E ovviamente possiamo farlo rivolgendoci alle Aziende che aderiscono allo Standard cruelty-free, di cui sopra.

Vale però la pena di sottolineare che non tutte le Aziende, soprattutto le piccole realtà, hanno scelto di acquisire e mantenere la CERTIFICAZIONE Cruelty-free perché comporta di fatto costi non indifferenti che spesso i piccoli Laboratori non sono in grado di sostenere ?.
Ciò non vuol dire che queste Aziende testino od utilizzino ingredienti testati su animali, assolutamente, vuol dire semplicemente che NON sono certificati cruelty-free ?.

Ma allora come scegliere da chi acquistare? Semplice: affidatevi ad Aziende che conoscete, visitate i loro siti, chiedete informazioni dirette che i produttori normalmente sono ben felici di fornirvi per ragioni di trasparenza.
Oppure contattate i vostri rivenditori di fiducia, generalmente i titolari di Bio Profumerie hanno scelto questa strada per motivi ETICI, sono estremamente accorti nel selezionare i loro fornitori e NON accettano standard inferiori, spesso alcuni NON propongono neanche prodotti d’origine animale (o per lo meno certi ingredienti d’origine animale, gli stessi che evito io in pratica ?), mentre ne propongono alcuni (normalmente miele e cera d’api) segnalando il tutto con estrema precisione sui loro siti in modo da permettere al consumatore finale di decidere secondo propria coscienza ❤️.

Per chiudere il discorso, vale anche la pena di accennare alle cosiddette partecipate, ossia ad Aziende che NON testano i lori prodotti ne ingredienti e quindi sarebbero anche da considerarsi Cruelty-free in sè, ma che fanno capo a MULTINAZIONALI che invece testano sugli animali: che fare allora in questo caso?
Posto che le informazioni siano disponibili (perché verificare il mercato azionario può non essere così semplice, ma alcune informazioni sono diciamo di dominio pubblico), una scelta ETICA sarebbe di evitare anche queste Aziende per non sostenere indirettamente la sperimentazione animale (cosa che io infatti faccio ?).

Insomma i modi per informarci esistono, basta volerlo, quindi fatene buon uso.

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